Ma lo sentite pure voi questo rumore?

★★★

La cosa veramente incredibile di questo film è che si tratta di una storia vera, seppur raccontata con molte licenze poetiche dal bravo Sydney Sibilia (autore della trilogia di Smetto quando voglio), un regista che ha fatto della narrazione a cavallo tra il surrealistico/parodistico e la denuncia sociale il suo marchio distintivo. E quello dell’Isola delle Rose è un soggetto che sembra fatto apposta per lui.

La trama del film sembra sempre sul punto di incrinarsi, ma è tenuta in piedi dalla (davvero) incredibile bravura di Elio Germano: il suo ingegner Rosa è un Walter Mitty bolognese con licenza di inventare, capace di rilanciare sempre quando la situazione sembra diventata impossibile. Un vero utopista, che di fronte agli ostacoli invece che abbattersi trova nuovo slancio.

Il resto del cast è impreziosito da un Fabrizio Bentivoglio eccelso nella parte del Ministro degli Interni, capace di lavorare sui toni ironici da macchietta ma senza mai risultare stucchevole e da un Luca Zingaretti che sembra divertirsi in quello che è poco più che un cammeo.

Nel complesso un film semplice, piacevole, divertente e senza particolari pretese.

Adatto ad una serata spensierata con qualche spunto di riflessione storica.

Ministro degli Interni: “Due ragazzi a cinquecento metri dopo le acque internazionali hanno costruito un’isola e si sono dichiarati indipendenti.”

Titolo originale: L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
Anno: 2020
Regia: Sydney Sibilia
Sceneggiatura: Francesca Manieri, Sydney Sibilia
Attori: Elio Germano, Leonardo Lidi, Matilda De Angelis, Luca Zingaretti, Fabrizio Bentivoglio
Durata: 1 h 57 min