Niente di meglio che farsi un toast nel deserto…

★★★★

Fin dai suoi inizi (I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou) Wes Anderson ha perseguito una sua linea autoriale fatta di personaggi macchiettistici, situazioni surreali, atmosfere oniriche e toni da commedia dell’assurdo che nascondono messaggi profondi sulla vita e sugli esseri umani.
Asteroid City è il culmine di questo percorso, sia dal punto di vista formale/strutturale che dei contenuti.

Con uno stile che ridefinisce il concetto di meta-cinematografia il regista ci porta dentro la produzione di una (finta) opera teatrale di cui vediamo la creazione artistica in atto (dall’autore al regista, dagli attori alla scenografia con tanto di sovrimpressioni da libretto sullo schermo) e nella quale vediamo svolgersi una serie di gag grottesche ed esilaranti che portano avanti una storia strampalata ma con un fine ben preciso: quello di esplorare l’animo umano.

Nel cast non potevano mancare gli immancabili fedelissimi del nostro regista (da Adrien Brody a Jason Schwartzman a Tilda Swinton), alcuni dei quali partecipano solo con piccoli cammeo (Jeff Goldblum, Willem Dafoe). Insieme a loro i “nuovi arrivi” Maya Hawke, Scarlett Johansson, Steve Carell, Tom Hanks lavorano di concerto, in modo che nessuno pesti i piedi agli altri: così che sia solo la storia a parlare, come è giusto che sia.

Come in tutti i suoi film Asteroid City ha una fotografia a colori pastello nella finzione scenica, mentre è in bianco e nero nella “vita reale”: cosa che non impedisce ai due mondi di dialogare più di una volta in corso d’opera, per la delizia dello spettatore.
Un intelligente e stimolante gioco di scatole cinesi, in cui il pubblico è invitato ad immergersi per poi uscirne rinvigorito, rilassato, divertito e, perché no, arricchito umanamente.

Nessuno come il nostro regista riesce in questo gioco di prestigio: quello di distrarti per farti abbassare la guardia, in modo da riuscire a trasmetterti i messaggi che gli preme comunicare.

Un film che è la quintessenza di Anderson, nel bene e nel male.
Se non vi piace il suo stile, non fa per voi. Ma se lo amate, correte a vederlo.

Augie Steenbeck: “Ah, sei tu: la Moglie che fa la mia Attrice”

Titolo originale: Asteroid City
Regista: Wes Anderson
Sceneggiatura: Wes Anderson, Roman Coppola
Attori: Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Jeffrey Wright, Tilda Swinton, Maya Hawke, Steve Carell, Adrien Brody, Bryan Cranston, Edward Norton, Rupert Friend, Jake Ryan, Hope Davis, Grace Edwards, Liev Schreiber, Willem Dafoe, Jeff Goldblum
Durata: 1 h 45 min