★★★

Prima serie – dal mio piccolo osservatorio – a parlare apertamente della pandemia e delle conseguenze del Covid economiche, sociali e mediche.

A parte questo, piacevole serie spin-off della più celebre Lone Star (ambientata a Los Angeles mentre questa è a Austin, Texas), serie di salvataggi/buoni sentimenti/lieto fine in cui però è il lieto fine a mancare spesso, grazie a scelte sceneggiative coraggiose: non a livelli di E.R. (non è proprio quel genere) ma abbastanza da far dimenticare alcune forzature di politically correct che all’inizio la rendono un po’ indigesta.

La parte del leone la fanno gli attori: Rob Lowe (West Wing) che da invecchiato sembra sempre più Terence Hill e una Liv Tyler imbolsita fanno comunque il loro lavoro, accompagnati da caratteristi in gamba in situazioni spesso didascaliche ma in cui traspare – e questo forse è il vero motivo per il quale questa serie funziona – la voglia di recuperare umanità in un momento come quello in cui ci troviamo, nel quale chiudersi e polarizzarsi sembra la risposta naturale a tutto. Gli intrepidi pompieri del 126 di Austin ce lo ricordano, con il loro coraggio e le loro insicurezze, le loro storie terribilmente verosimili e i loro dubbi sul presente e il futuro che in larga parte possiamo condividere.

Titolo originale: 9-1-1: Lone Star
Ideatore: Ryan Murphy, Brad Falchuk, Tim Minear
Anno: 2020 – in produzione
Interpreti: Rob Lowe, Liv Tyler, Ronen Rubinstein
Stagioni: 2 (al 2021)
Tipologia: puntate
Episodi: 24 (al 24 maggio 2021)
Nazione: USA
Durata: 42 min (episodio)
Produzione: ReamWorks, Brad Falchuk Teley-Vision, Ryan Murphy Television, 20th Television, Fox Entertaiment
Distribuzione: Disney Plus