ARCHER

di | Category: Netflix, Recensioni Serie TV Rating: PM Dialoghi, turpiloquio, tematiche, violenza, sensualità

★★★

Difficile trovare – provate in giro – a trovare una recensione di Archer che non sia di parte. È come il Marmite: o lo ami, o lo odi.

Perché Sterling Archer è l’incarnazione della contraddizione: stupido ma colto, insensibile ma generoso, cinico ma innamorato, bullo ma compagnone. Circondato da personaggi altrettanto sfaccettati e paradigmatici in grado di rubargli la scena più volte, Archer si muove tra situazioni da comedy office a puro 007, avvicinandosi al noir, all’avventura anni ’80 e a tutti i generi cinematografici che riesce a citare, sempre applicando le sue solite dinamiche e mostrandosi a proprio agio in modo tanto azzeccato da risultare sinistro.

Una delle caratteristiche più particolari di questa serie è di non presentare alcun personaggio in grado di stimolare l’immedesimazione. Ammirazione e ribrezzo, simpatia e sdegno, complicità e distacco si alternano vertiginosamente ma con una costante: la presenza di tantissime situazioni in cui un “cacchio, questo sono proprio io” si affaccia vergognosamente alla nostra coscienza. Nessuno vuole essere Archer, Lana, Mallory, Cheryl/Carol, Pam, Cyril… ma tutti lo siamo, a volte, e un po’ ce ne vergogniamo. Perché non ci mostrano chi vorremo essere, ma chi siamo. Con tutti gli eccessi che ci permettono di non sentirci troppo in colpa (non siamo davvero come loro, o dovremmo essere ragionevolmente in galera o in un ospedale psichiatrico). E comunque diciamolo, nessuno vorrebbe essere Krieger, ma a tutti farebbe comodo averne uno!

Dal punto di vista tecnico: difficile valutare una serie in base alla sua longevità. Difficile soprattutto trovarne una che non abbia un calo sulla distanza. Archer, incredibilmente, migliora. Miglior disegno, miglior animazione, migliori trame e migliori battute.

Perché guardarlo: per la scrittura, gli scambi di battute con Lana e Cyril, le imprecazioni di Pam, gli scherzi telefonici di Archer, i cocktail di Mallory, le crisi di Cheryl/Carlo, “Baboo!”, i cameo prestigiosi, “Phrasing” e mille altri in-jokes centellinati per non essere mai noiosi.

Perché evitarla: per l’umorismo spesso macabro, il cattivo gusto di alcune battute, l’assoluta negatività e stupidità di mille situazioni presentate, i continui riferimenti sessuali, in sintesi per puro perbenismo.

D’altronde lo avevo detto, non esistono recensioni non di parte…

 

Titolo originale: Archer
Creatore: Adam Reed
Anno: 2009 – in corso
Stagioni: 11
Tipologia: episodi
Episodi: 118
Nazione: USA
Durata: 19-21 min (episodio)
Produzione: Floyd County Production
Distribuzione: Netflix

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mercoledì 11 novembre 2020


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