Una vita tranquilla

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Toni Servillo guarda fuori dalla finestra della sua anima.

★★★★

Toni Servillo è il miglior attore italiano in circolazione, con buona pace di tutti.

Prolifico come non mai in questo periodo, nelle sale con almeno tre film, in Una vita tranquilla dà prova del suo background teatrale, in quest’opera di Claudio Cupellini che parla di un passato che non ti abbandona mai.
Rosario, emigrato in Germania dove si è rifatto una vita con una moglie tedesca da cui ha avuto un figlio in tarda età, è perseguitato dai fantasmi del suo passato che si concretizzano in maniera violenta ed ineluttabile nel corso della proiezione.

Il film è giocato tutto sugli sguardi intensissimi dell’attore campano, ben spalleggiato dal resto del cast (ottima la prestazione dei due giovani “scugnizzi” Marco D’Amore e Francesco Di Leva): nelle scene di silenzio Servillo dà il meglio di sé ed il suo rimpianto accorato avvalora questa tragedia italiana, in cui il protagonista cerca di fuggire ai propri errori ma dove il destino lo rintraccia e va a bussare alle porte di casa sua.

Un plauso al regista, Claudio Cupellini, che dopo aver girato una divertentissima commedia (Lezioni di cioccolato) si è cimentato con il dramma passando l’esame a pieni voti.

Un bel film, giustamente premiato al Festival del Cinema di Roma. La dimostrazione che il buon cinema in Italia si può fare, se si ha la volontà di farlo e dei buoni attori.

Claudio: “Non puoi fare il cinghiale con i gamberi!”
Rosario:
“Questi sono tedeschi, si mangiano tutto”.

Titolo originale: Una vita tranquilla
Anno: 2010

Regia: Claudio Cupellini

Sceneggiatura: Filippo Gravino

Interpreti: Toni Servillo, Marco D’Amore, Francesco Di Leva

Durata:105’

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giovedì 11 novembre 2010


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