Il coraggioso (in ogni senso) Mickey Rourke.

★★★★
La struggente interpretazione del personaggio di Randy “The Ram” Robinson è valsa a  Mickey Rourke una nomination a Miglior Attore ed al film di Darren Aronofsky (The Fountain) un Leone d’Oro a Venezia: premio meritato, senza ombra di dubbio.

La vita di The Ram, lottatore di wrestling professionista, è quella dell’uomo di spettacolo in pensione: ex-idolo delle folle, ormai vecchio e devastato dagli acciacchi dell’età, si barcamena tra lavoretti part-time, rimpatriate e ricordi di un’epoca che non c’è più.
Una figlia che lo odia, una spogliarellista che gli è amica (Marisa Tomei, brava anche lei), una vita vuota e riempita solo dagli occasionali incontri sul ring e dalla gloria che non c’è più.
Una interpretazione magnificamente malinconica del vecchio Rourke, capace di riempire lo schermo; una regia molto pulita e lineare; una fotografia patinata che rende al meglio questo mondo pieno di apparire ma privo di sostanza: questi i punti di forza di un film che è una prova di bravura attoriale ma non solo.

Un film che riesce ad intrattenere e commuovere senza usare la via facile del patetismo a tutti i costi.

Randy “The Ram” Robinson: “Ehi, Wayne, non è che hai qualche altro lavoretto per me?”
Wayne: “Cos’è, hanno alzato il prezzo delle calzamaglie?”

Titolo originale: The Wrestler
Anno: 2008
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Robert D. Siegel
Interpreti: Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood
Durata: 111′