E adesso che hai da dire, Zuckerberg?

★★★

Da un grande potere deriva una grande responsabilità.

Alzi la mano chi non ha mai sentito questa frase.

Nell’epoca cinematografica dei supereroi questo leitmotiv lo abbiamo sentito molte volte, spesso a sproposito, talvolta come presa in giro, sempre però riconoscendone la paternità: quella di Spider-Man, il ragazzo con i poteri derivati da un aracnide geneticamente modificato, capace di combattere il crimine grazie alle sue capacità, al suo coraggio, al suo senso di responsabilità.

Dopo la trilogia di Sam Raimi la Sony ha deciso di concedere un nuovo inizio al nostro amichevole Uomo Ragno di quartiere: nuovo look, nuovo attore, nuovo regista, nuovo film.

Marc Webb prende le redini dietro la macchina da presa e Andrew Garfield (The social network) indossa i panni rossi e blu del nostro eroe: l’impresa era rischiosa ed il coefficiente di difficoltà molto alto. Bisognava mantenere la stessa audience dei precedenti film senza annoiarla, catturare nuovi fan senza tradire il personaggio, rendere tutto originale mantenendo la stessa atmosfera del fumetto.

L’esperimento si può dire riuscito, grazie ad una superba interpretazione di Garfield, imbranato e deciso in egual misura, adolescente tormentato e supereroe entusiasta senza soluzione di continuità: il suo Uomo Ragno è davvero un supereroe con superproblemi, con un tocco di malinconia e di sofferto senso di responsabilità che rende giustizia allo spirito del fumetto creato da Stan Lee.

Webb sceglie giustamente un supernemico che non avevamo ancora visto, Lizard, e ci regala Gwen Stacy, nella precedente serie trascurata: inventa così un Nuovo Inizio delle avventure di Peter Parker, diverso dai fumetti, diverso dai film precedenti, ma sempre in tema con la “storia vera”.

Così gli spettatori più esperti possono passare tutto il tempo a trovare similitudini e differenze con gli albi cartacei o con le precedenti istallazioni di celluloide, mentre i neofiti si godono una nascita dell’eroe in pieno stile supereroistico.

Due ore divertenti, con inquadrature mozzafiato e bei combattimenti, con un pizzico di retorica qua e là, ma senza eccessiva pedanteria.

Un ottimo primo film che lascia molto spazio alle avventure future, in attesa di un secondo film che potrebbe risultare il miglior Spider-Man di sempre.

Gwen Stacy: “Come sei salito quassu?”
Peter Parker: “La scala antincendio”.
Gwen Stacy: “Sono venti piani!”
Peter Parker: “Il tuo portiere mi intimidisce”.

Titolo originale: The Amazing Spider-Man
Anno: 2012
Regia: Marc Webb
Sceneggiatura: James Vanderbilt, Alvin Sargent, Steve Kloves
Interpreti: Andrew Garfield, Emma Stone, Ryhs Ifans, Dennis Leary, Martin Sheen, Sally Field
Durata: 136’