Star System – se non ci sei non esisti

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Simon Pegg arriva a Hollywood.

★★
Basato sul libro del politicamente scorretto Toby Young, critico inglese e guastafeste professionista (è stato anche cacciato dal set perché rendeva impossibile al regista la girare), interpretato magistralmente dal vulcanico Simon Pegg, inglese purosangue dalla punta dei capelli alla punta dei piedi, il film di Robert B. Weide vive degli umori del suo protagonista.
Pegg ha un umorismo cinico e sferzante, con una punta di understatement britannico: il suo approccio al Nuovo Mondo è meglio apprezzato in lingua originale, naturalmente, ed il taglio del film è simile a quello di Guida galattica per autostoppisti, malgrado i traduttori italiani tentino di celarlo al pubblico cambiandone completamente il titolo.
Buone le prove di recitazione degli attori comprimari, sufficiente il lavoro di regia. Gustose le citazioni ripetute al Grande Lebowski (il white russian, la proprietaria di casa chiamata accidentalmente Lebowski, Jeff Bridges stesso). Forse si potevano risparmiare un paio di cadute di stile francamente grossolane, stile American Pie: nel complesso il film è gradevole ed è, tutto sommato, riuscito.
Buon cinema inglese, dalla fotografia alla recitazione: da prendere in considerazione.

Sidney Young (a suo padre): “Tu pensavi che Brad Pitt fosse un cane rabbioso!”

Titolo originale: How to lose friends & alienate people
Anno: 2008
Regia: Robert B. Weide
Sceneggiatura: Peter Straughan
Interpreti: Simon Pegg, Kirsten Dunst, Jeff Bridges, Megan Fox, Gillian Anderson
Durata: 110′

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giovedì 28 gennaio 2010


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