Per raggiungere la redenzione a volte è utile una buona pistola

★★

Dalla penna di quel Robert E. Howard autore del più famoso Conan il Barbaro, personaggio che fece la fortuna di un giovane Arnold Schwarzenegger, ecco arrivare sul grande schermo Solomon Kane, il “figlio minore” tra i personaggi dello scrittore americano.

Nell’appena iniziato XVII secolo, tra castelli e spade, magie e malefici, possessioni demoniache e guerre per la redenzione il capitano Kane, anima dannata in cerca di pentimento, si aggira per le contee inglesi seminando una scia di cadaveri, barattando la sua spada per un posto nei cieli, combattendo per una giusta causa dopo anni di cause ingiuste.

Molto del film lo fa l’ambientazione, indubbiamente suggestiva. Buona l’interpretazione di James Purefoy nei panni del capitano coraggioso.

Ma troppo del film sa di già visto e molto di citazione (scopiazzatura?) di opere precedenti, con enormi strizzate d’occhio al Signore degli Anelli (Kane gira vestito da Aragorn dei poveri, il mostro finale sembra un Balrog a tutti gli effetti). La religione cristiana prende il posto della Terra di Mezzo ed invece di Sauron c’è il demonio in persona, ma il senso di déja vù rimane.

Comunque un passatempo piacevole, ricco di battaglie all’arma bianca, di scene di combattimento spettacolari e di una atmosfera gotica da non disprezzare. Da segnalare il cammeo di Max von Sydow, nelle parti del padre di Solomon.

Piacevole interludio estivo.

Solomo0n Kane: “Ci sono molte strade per la redenzione ma non tutte sono pacifiche”.

Titolo originale: Solomon Kane
Anno: 2009
Regia: Micheal J. Bassett
Sceneggiatura: Micheal J. Bassett
Interpreti: James Purefoy, Max von Sydow, Pete Postlethwaite
Durata: 104’