★★★

Seconda puntata dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie, nella scoppiettante versione di Robert Downey junior.

Un secondo episodio tutto incentrato nella sfida a distanza (più o meno ravvicinata) tra il nostro detective e l’arci-nemico Moriarty (buona l’interpretazione di Jared Harris): un secondo episodio che risulta stranamente tanto vertiginoso e roboante nelle scene d’azione quanto semplice e lineare nella trama. Ritchie compensa le carenze sceneggiative con molteplici scene ad effetto: lo spettatore rimane così agganciato ad un livello primitivo, “di pancia” se si può dir così, grazie all’adrenalina ed ai combattimenti, mentre gli intrighi ed il gioco di ombre del titolo diventano più un leitmotiv di sfondo.

Nel complesso ne risulta un film di piacevole intrattenimento, fedele ai libri originali e capace di riadattarli e filtrarli attraverso la sensibilità del XXI secolo, ma con poco mordente intellettuale.

Meno brillante del secondo, più pirotecnico ma leggermente più noioso.

Ad ogni modo avremo di sicuro la possibilità di valutare l’operato del regista e degli attori in un futuro sequel, tanto inevitabile quanto atteso: perché il pubblico continua e continuerà a rimanere appassionato spettatore delle avventure del detective più famoso di Londra, d’Inghilterra, del mondo.

Sherlock Holmes è capace di coniugare la forza dell’intelletto con la propensione all’avventura, rendendolo un supereroe moderno, parecchio più verosimile di tanti altri in circolazione al momento.

 Mycroft Holmes: “Buonasera, signora Watson. Sono l’altro Holmes”
Mrs Watson: “Vuole dire che ce ne sono due di voi? Splendido!”

Titolo originale: Sherlock Holmes: A game of shadows
Anno: 2011
Regia: Guy Ritchie
Sceneggiatura: Michele Mulroney, Kieran Mulroney
Interpreti: Robert Downey Junior, Jude Law, Noomi Rapace, Jared Harris, Stephen Fry
Durata: 129’