Robert Downey Jr. è l'inquilino del 221B di Baker Street.

★★★
C’era molta attesa per lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie.
Molta per il pedigree del regista, a suo agio in atmosfere malavitose metropolitane tra battute fulminanti e un mix di montaggi serrati e ralenti.
Molta per la scelta del protagonista, quel Robert Downey Junior ormai lanciatissimo tra i due Iron Man e gli estremi della commedia di Tropic Thunder e del biopic drama di The Soloist (in uscita quest’estate).
Molta per la scelta del character, un personaggio che ha trovato nel cinema una “nuova casa”, in cui replicarsi ed evolversi spesso indipendentemente dal proprio DNA letterario.
Ed è proprio all’Holmes letterario che si rifà Ritchie, mettendo la sua arte al servizio della storia – lo diciamo subito, ben scritta – e rinunciando a velleità eccessivamente steampunk.

Sherlock Holmes è un film moderno, accattivante, piacevole e furbetto.
Scenograficamente impeccabile, divertente e arguto. Eppure ha tutto il sapore di un “classico”.
Il protagonista è un bohémien amante delle sfide e del pugilato, disordinato e tossico eppure sottilmente geniale e – nonostante l’agghiacciante pronuncia di Robert – inglese fino al midollo.
Lo Sherlock Holmes di Conan Doyle, insomma.
Accanto a lui, Jude Law è Watson, assistente e complice perfetto, e il bravo Mark Strong un villain degno di nota.
Un plauso infine all’azzeccatissima colonna sonora a cura di Hans Zimmer.
Da sherlockiani di lunga data perdoniamo qualche licenza sceneggiativa (nel film Holmes non conosce la fidanzata di Watson, che però era stata sua cliente ne “Il segno dei Quattro”, per dirne una) catturati dalla simpatia dei protagonisti e dalla piacevolezza della confezione.
Chi era al cinema con noi ha confessato la sopravvenuta voglia di leggere romanzi e racconti di Sherlock Holmes.
Un punto in più a favore di Ritchie.
In attesa del sequel.

Ispettore Lestrade: “In un mondo ideale, lei sarebbe un perfetto malvivente.”
Sherlock Holmes: “E lei un perfetto poliziotto.”

Titolo originale: Sherlock Holmes
Anno: 2009
Regia: Guy Ritchie
Sceneggiatura: Michael Robert Johnson, Anthony Peckham, Simon Kin
Interpreti: Robert Downey Jr., Jude Law, Rachel McAdams, Mark Strong.
Durata: 128′