Sarah Jessica Parker con Chris Noth.

★★
“Le ragazze sono tornate” recita lo slogan che accompagna l’arrivo nei cinema del film tratto dalla serie Sex and the city e sono “quelle” ragazze, Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda, “quelle” ragazze che hanno sdoganato i sex toys e la masturbazione femminile e si sono «prese» gli uomini senza troppi sentimentalismi nella New York di fine anni Novanta. Una Manhattan che, allora, era il posto dove il denaro scorreva, dove bambini cresciuti che se la potevano spassare.
All’inizio della serie le quattro protagoniste erano delle giovani in carriera in una New York spensierata e ottimista: gli anni di Clinton, di Wall Street impazzita, della tecnologia. Adesso sono delle quarantenni, e dopo l’11 settembre, le guerre e la crisi dei mutui, l’idea di quattro quarantenni che vanno a zonzo per la metropoli, incontrando uomini che spezzano i cuori e altri che non sanno dare soddisfazione sessuale, effettivamente poteva risultare un po’ superata.
La serie raccontava il desiderio, spiccatamente femminile, di un’autentica affermazione di sé, una ricerca della propria indipendente identità di donna. Come sostiene Cynthia Nixon, la cinica Miranda, «La vera “rivoluzione” consisteva nel fatto che eravamo single e cool. Essere single non era una sfiga come ci avevano raccontato. Per certe donne, penso sia stata una scoperta. Essere single può essere una scelta e non solo un risultato della vita». E non esserlo?
Nel film si parla di crescita, del diventare grandi e di quanto l’amicizia sia fondamentale in una nuova fase della vita, ecco perché diventa in alcuni momenti sicuramente più drammatico della serie, affrontando anche momenti di disperazione e la disperazione che si prova a vent’anni è diversa da quella che si prova a quaranta, quando i conti con te stesso li devi fare per forza.
Il film regala emozioni e un’infinita sfilata di moda fatta di continui e strepitosi cambi d’abito. Le griffe entrano nel film come eccezionali camei, soprattutto in abiti da sposa, borse e scarpe ed un nuovo personaggio arricchisce la storia, impersonando l’assistente personale di Carrie, Luoise (Jennifer Hudson, Oscar per Dreamgirls), ventenne piena di speranza e nuova amica.
Michael Patrick King, regista e sceneggiatore già di numerosi episodi del telefilm, mantiene il fascino e la dinamica vivacità della serie tv e i dialoghi, vera forza della pellicola, sono un susseguirsi di adorabili doppi sensi e giochi di parole che trasformano in ironia pungente ogni battuta.
È innegabile che sia stata calcata la mano su romanticismo (inevitabile), buonismo (troppo) e durata (eccessiva).
Per di più, la commedia rimane vittima, soprattutto nel secondo tempo, di alcuni clichè di genere ed escamotage narrativi decisamente troppo romance, ma comunque non al punto da scalfirne lo smalto.

Samantha Jones: “Mi conosci, non credo affatto nel matrimonio, mentre il botox, invece, quello funziona sempre.”

Titolo originale: Sex and the city: the movie
Anno: 2008
Regia: Michael Patrick King
Sceneggiatura: Michael Patrick King (screenplay), Candace Bushnell (book), Darren Star (TV series)
Interpreti: Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon
Durata: 135′