Daniel "007" Craig con Olga Kurylenko.

★★
A (troppo) poca distanza dal precendente episodio ecco nuovamente il Bond versione XXI secolo, aggressivo, impulsivo, rabbioso, fisicamente devastante: uno 007 che va molto poco per il sottile, diventato difficile da gestire per i propri capi, scomodo per le altre agenzie.
Serve però a poco aver svecchiato il personaggio in maniera magistrale con il precedente episodio se poi non lo si fa recitare ma lo si costringe ad un tour de force di spettacolari quanto tediose scene d’azione, in posti sempre più esotici e con esiti sempre più scontati.
In Casino Royale prendevamo confidenza con l’umorismo tagliente e cinico dell’agente speciale inglese più famoso del mondo, lo vedevamo alle prese con flirt internazionali, tavoli da gioco, spie di altri paesi: in Quantum of Solace lo vediamo impegnato in una sfida all’ultimo round con chiunque gli passi sotto tiro, finchè la campanella finalmente ci dice che l’incontro (pardon, il film) è finito.
Probabilmente i produttori si sono fatti prendere dalla frenesia dell’ultimo successo, ma così facendo rompono la magia ed il personaggio perde di sex appeal, senza neanche una battuta che resti memorabile.
Daniel Craig non è male nella parte: speriamo gli concedano di esprimersi di più, la prossima volta.

M: “Bond, ho bisogno che lei torni.”
James Bond: “Non me ne sono mai andato.”

Titolo originale: Quantum of Solace
Anno: 2008
Regia: Marc Forster
Sceneggiatura: Paul Haggis, Neil Purvis, Robert Wade
Interpreti: Daniel Craig, Olga Kurylenko
Durata: 106′