Percy Jackson & gli Dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini

di | Category: Recensioni Cinema Rating: RC tensione

Probabilmente Medusa preferisce Windows.

★★★
E invece sì. Vogliamo parlar bene di Percy Jackson e delle sue avventure.
Perché è facile schierarsi nella pletora dei detrattori, pronti a cogliere l’evidente (inevitabile) etichetta di “wannabe” di questo nuovo franchise.

Percy Jackson & gli Dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini è chiaramente un pallido epigono di Harry Potter (Chris Columbus dietro alla macchina da presa in primis) in ogni aspetto, dai natali letterari al trattamento cinematografico chiaramente orientato ai ragazzi.

Il film in sé – ammettiamolo – è gracilino. Con una sceneggiatura esile, effetti speciali poco sopra il decente, una recitazione appena oltre il dignitoso (basti dire che l’attore più convincente è il defilato Joe Pantoliano).

Eppure c’è qualcosa in questo Percy Jackson che affascina. Ed è la constatazione di un fatto: l’incredibile universalità (in termini non solo spaziali ma anche temporali) del mito greco e delle sue storie.
La tanto irrisa (o esecrata) rappresentazione del mito greco in salsa barbecue rappresenta molto più che una facile ripresentazione del passato per un volgo altrimenti incapace di intendere la grandezza dei miti.
Per dirne una, identificare Las Vegas come terra di lotofagi può sembrare ridicolo per l’evidente ovvietà dell’accostamento. Ma tale accostamento non è tanto ovvio quanto rivelatore di costanti antropologiche senza tempo.

Perfino lo spudorato product placement presente nel film viene coinvolto da una simile – automatica – rilettura. Se Hermes aveva letteralmente le ali ai piedi, simbolo di velocità e scaltrezza, perché stupirsi se suo figlio indossa delle All Star alate? Non è forse proprio della logica di un brand di calzature far sentire chi le indossa con “le ali ai piedi”? Ancora una volta, si tratta di costanti.

Insomma: eroismo, amore, potere, passione, amicizia, destino, lealtà e inganno sono realtà insite nell’animo umano a ogni latitudine e in ogni epoca.
Questo acerbo e fumettoso Percy Jackson ce ne parla con il candore del nuovo arrivato in un mondo che riconosce come estraneo ma di cui riesce immediatamente a comprendere le dinamiche. Perché sono dinamiche umanissime, anche se si parla di dèi e semitali.

Per questo Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo è un’opera involontariamente rilevante, che riesce a spiegare ai giovani come pensava l’uomo di tremila anni fa, senza attualizzazioni forzate ma con la semplice raffigurazione delle stesse dinamiche personali e sociali. Poco importano le palesi ridicolaggini e l’assurdità di tante circostanze.
Per tutti gli altri, qualche sorriso (spesso di scherno) e magari una rinnovata voglia di riprendere in mano i libri del liceo.

Grover (a Ade): “Sa, il look alla Mick Jagger le dona, è… è molto adatto a lei!”

Titolo originale: Percy Jackson & the Olympians: The Lightning Thief
Anno: 2010
Regia: Chris Columbus
Sceneggiatura: Craig Titley (screenplay), Rick Riordan (novel)
Interpreti: Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Sean Bean, Pierce Brosnan, Uma Thurman, Steve Coogan, Rosario Dawson, Melina Kanakaredes, Joe Pantoliano
Durata: 118′

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venerdì 26 marzo 2010


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