Ma che cavolo di film stiamo girando?

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Difficile dire cosa sia più sorprendente di questo film, se il soggetto insipido tradotto in una trama evanescente, i personaggi dall’arco narrativo inesistente, il guazzabuglio di scene montate in maniera abborracciata e singhiozzante, i dialoghi scontati, la recitazione condita da un lirismo degno di una telenovelas sudamericana oppure il fatto che sia l’ennesimo film di M. Night Shyamalan che fa un buco nell’acqua.

Il regista de Il sesto senso prosegue nella sua opera di convincimento dell’umanità sul fatto che il suo primo film sia stato un colpo di fortuna. Fatto salvo per il discreto Split e la breve parentesi dello Shyamalanverse, promettente ma per il momento sospesa, Shyamalan continua ad inanellare film insulsi, privi di construtto e, soprattutto, noiosi.

Per quello che doveva essere l’erede di Alfred Hitchcock, re della suspense (dèi del cinema perdonateci), direi che il titolo più adatto sia ufficialmente re della noia.

Comunque va riconosciuto al regista indiano di essere riuscito a coinvolgerci nella storia: infatti al termine della visione anche voi, come i personaggi, vi sentirete enormemente più vecchi.
E, se lo avete visto al cinema, avrete la sensazione che qualcosa vi sia sfuggito tra le dita: e questo qualcosa sono i soldi del biglietto.

Prisca: “C’è qualcosa che non va in questa spiaggia”
(Frase vincitrice del premio per lo “Spiegone” dell’anno)

Titolo originale: Old
Anno: 2021
Regia: M. Night Shyamalan
Sceneggiatura: M. Night Shyamalan, Frederick Peeters (romanzo), Pierre Oscar-Lévy (graphic novel)
Attori: Gael Garcia Bernal, Rufus Sewell, Vicky Krieps, Ken Leung
Durata: 1 h 48 min