★★
Diciamoci la verità: Milk di Gus Van Sant è un film noiosetto, recitato discretamente da uno Sean Penn che ha fatto di sicuro cose migliori ed assurto agli onori della cronaca esclusivamente per i baci omosessuali tra gli attori e per il tema politically correct in esso trattato.

Se nel film non si affrontasse il tema della omosessualità e della sua accettazione presso il grande pubblico probabilmente sarebbe passato totalmente inavvertito.
E questo perché, piaccia o no, la storia di Harvey Milk, primo omosessuale a raggiungere una carica importante nella amministrazione della città di San francisco è francamente noiosa.
Vera, ma noiosa; forse noiosa perché vera.
Ed anche il risvolto drammatico è fiacco: dispiace doverlo dire, perché dagli attori (di solito molto capaci) e dal bravo regista ci aspettavamo qualcosa di più.

Invece abbiamo un paio d’ore di retorica politicamente corretta e di attivismo omosessuale, senza un minimo contraddittorio, che si stempera in un’agiografia di Harvey Milk, santo-omosessuale nella città di San Francisco.
Come si sa, ognuno è libero di scegliersi i suoi santi.
Ed anche i suoi film, con buona pace di tutti.

Harvey Milk: “Tutti gli uomini sono stati creati uguali. Non importa quanto ci proviate, ma non potete eliminare queste parole.”

Titolo originale: Milk
Anno: 2008
Regia: Gus Van Sant
Sceneggiatura: Dustin Lance Black
Interpreti: Sean Penn, Emile Hirsch, James Franco, Josh Brolin
Durata: 108’