Lei

di | Category: Recensioni Cinema Rating: PG Tematiche, sensualità, dialoghi
Te l'avevo detto che era meglio il Mac...

Te l’avevo detto che era meglio il Mac…

★★

Dalla fervida mente del geniale regista di Essere John Malkovich una storia di fanta-coscienza: l’impossibile storia d’amore tra un uomo ed un macchina.
Una storia in cui l’amore è a dir poco cerebrale, anzi ancora di più: è digitale.

In un universo fantascientifico ed ipercomputerizzato Theodore (un sofferto e  struggente Joaquin Phoenix) si ritova alle prese con un divorzio ed una solitudine profonda, mentre compone per lavoro lettere d’amore per altre persone. La comparsa nella sua vita (ed in quella di molti altri) del rivoluzionario Sistema Operativo di nuova generazione, dotato di intelligenza artificiale e capace di apprendere, gli scombinerà l’esistenza.

La premessa sembra intrigante: peccato che lo svolgimento della trama preveda interminabili scene di dialogo tra una voce fuori campo, quella di Samantha, l’Intelligenza Artificiale (Scarlett Johansson nell’originale) ed il nostro Phoenix. E diciamoci la verità: risulta davvero ostico apprezzare la recitazione di una voce, per quanto sexy e vellutata essa sia…
Le situazioni descritte, a volte paradossali, a volte grottesche, a volte semplicemente ridicole, del rapporto tra un essere vivente ed un computer cominciano a diventare pesanti, soprattutto perché dopo un iniziale interesse il pubblico comincia a notare che la trama non fa il benché minimo passo in avanti.

Alla fine il passo (evolutivo) finale lo fanno i computer, stanchi di essere alla prese con i lenti esseri umani (come dargli torto…) ed il loro inevitabile allontanamento lascia con un senso di tristezza, non tanto per il protagonista (incapace pare di mantenere un rapporto di coppia minimale, perfino con il suo computer) ma per il fatto che in tutto il film non è successo assolutamente nulla: tanto che nello spettatore meno incline ai sentimentalismi covava la sopita, ma sempre viva, speranza che l’Agente Smith venisse a dirci che eravamo in Matrix, così da cominciare finalmente la battaglia finale…

Invece niente agente Smith a salvare il film. Ed il lodevole tentativo di esplorare i confini delle emozioni, dei sentimenti, dell’amore umano, e di rispondere a domande esistenziali create dalla situazione estrema provocata dall’avvento delle macchine senzienti, finisce in un grande sbadiglio e senza lasciare molto nell’animo degli spettatori.

Almeno di quelli umani, comunque.

 

Amy: “L’amore è una pazzia socialmente accettabile”

 

Titolo originale: Her
Anno: 2013
Regia: Spike Jonze
Sceneggiatura: Spike Jonze
Attori: Joaquin Phoenix, Amy Adams, Scarlett Johansson (voce)
Durata: 126′

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sabato 29 marzo 2014


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