Mi daresti un pasaggio per uscire dal copione?

★★

In un’epoca in cui i registi nascono horror-gotici e muoiono “Disney” (con risultati alterni), dopo Verbinski con I Pirati dei Caraibi e Tim Burton con Alice, anche Sam Raimi cade nella rete del buonismo acchiappa-soldi.

Una volta sdoganatosi con la trilogia di Spider-Man la sua palingenesi si completa quando accetta di girare un prequel del Mago di Oz, con risultati a dir poco deludenti.

Per i fan del Raimi di Armata delle Tenebre, questo Grande e Potente Oz non sembra né grande, né potente. La storia è elementare (da scuola elementare, cioè), la caratterizzazione dei personaggi ha un target per l’asilo e tutte le possibili “oscurità” del personaggio di Oz si stemperano nella fotografia zuccherosa color pastello che inonda lo schermo.

Qualcuno dirà: ma cosa vi aspettavate?

In effetti i personaggi sono quello che sono, ma Il mago di Oz, così come Alice nel paese delle meraviglie, così come tutte le vere favole, ha un suo lato oscuro. Lato oscuro che ci sarebbe piaciuto esplorare un po’ di più, considerato i tempi, il regista ed il nuovo interesse collettivo per il genere di cinematografia che prova ad aggiornare le fiabe, a volte con risultati niente affatto disdicevoli.

Invece questo film risulta piatto, noioso, scontato: James Franco lavora bene, ma il copione proprio non va ed il ritmo è soporifero (e no, non c’entra il Campo di Papaveri…).

Insomma, la cosa migliore Raimi la regala al pubblico iniziando in bianco e nero per poi virare al colore all’interno del Regno di Oz. Dopodiché la genialità si perde all’interno di mari di melassa.

E purtroppo pare che ci sarà un seguito.

 Glinda: “Adesso tocca a te mago”
Oz (fingendo di fare qualcosa): “Bene. Adesso: scappiamo!“

Titolo originale: Oz the Great and Powerful
Anno: 2013
Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Mitchell Kapner, David Lindsay-Abaire
Interpreti: James Franco, Michelle Williams, Mila Kunis, Rachel Weisz, Zach Braff
Durata: 130′