Un (quasi) irriconoscibile Brad Pitt.

★★★
Il tanto pubblicizzato film di David Fincher, pluricandidato agli Oscar e plurisconfitto, che doveva essere la consacrazione di Brad Pitt, ormai pronto per la statuetta, si è rivelato un mezzo flop.
Badate bene: il film non è affatto male. Ben costruito nella struttura, ben recitato e ben raccontato, pur nella sua difficoltà espositiva.
Tratto da un romanzo di Scott Fitzgerald su un uomo nato vecchio che va ringiovanendo (con tutti i suoi problemi), la storia assume (inevitabilmente) un tono favolistico ed onirico.
Giustamente la cornice narrativa è quella del diario, letto da una figlia alla madre morente: troppo inverosimile per riuscire ad essere credibile altrimenti. Bello nelle ambientazioni ed anche nel romanticismo intrinseco, perde però qualcosa proprio per la sua inevitabile distanza dalla realtà.
Lo spettatore si diverte ma non può identificarsi con il protagonista ed alla fine tutta la vicenda prende la piega del caso curioso (come sottolinea il titolo) ma niente di più. Emblematica la storia nella storia dell’uomo colpito dal fulmine sette volte: nella sua improbabilità sta a sottolineare come le cose impossibili a volta accadono, ma sono molto rare.
Insomma, un film gradevole, non certo da Oscar. Per l’appunto.

Mr. Daws: “Sai che sono stato colpito da un fulmine per sette volte?”

Titolo originale: The Curious Case of Benjamin Button
Anno: 2008
Regia: David Fincher
Sceneggiatura: Eric Roth (screenplay), Francis Scott Fitzgerald (novel)
Interpreti: Brad Pitt, Cate Blanchett, Julia Ormond
Durata: 166′