I sogni segreti di Walter Mitty

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Ma quando passa questo autobus?

Ma quando passa questo autobus?

★★★

Ben Stiller si avventura in territorio inesplorato: il popolare regista e attore comico-demenziale dirige un film serio, una dramedy che ha come protagonista un uomo comune, un sognatore, un piccolo grande uomo.
Stiller ha voluto con tutte le forze questo film (remake di Sogni Proibiti del 1947) ed ha messo il progetto in primo piano, rinunciando a molte altre produzioni per poterlo realizzare come voleva lui.

I sogni segreti di Walter Mitty è un racconto quasi fiabesco, anche se molto ancorato nel reale: è un romanzo di formazione per adulti, dove il percorso di crescita raccontato non è quello dell’adolescente che diventa uomo ma quello dell’uomo che prende coscienza della realtà circostante.
Ben Stiller si supera nella parte dell’archivista capo dell’archivio fotografico di Life, che si rende conto che la vita va vissuta in prima persona, non filtrata attraverso le fantasie e le immagini, seppur bellissime, viste da lontano o in fotografia. Il suo umorismo surreale è perfetto per la sceneggiatura ed il resto del cast è scelto adeguatamente. Sullo sfondo, il cammeo di Sean Penn riempie di senso tutta l’opera, con la sua presenza magnetica che rimane sullo sfondo fino all’ultimo, ma che sembra osservare tutto e guidare le avventure del nostro Walter fin dall’inizio.

Il registro stilistico è quello del realismo magico, con il nostro Walter che inizialmente corre spesso a rifugiarsi nel mondo della sua immaginazione, cosa che lo fa sembrare un po’ strambo agli occhi degli altri (non del tutto a torto, va detto); ma con il passare dei minuti la realtà dei meravigliosi paesaggi che deve attraversare per compiere la sua “impresa”, il Mare del Nord, la Groenlandia, l’Islanda, le montagne dell’ Himalaya, sostituiscono la fantasia di Walter con qualcosa di ancora più meraviglioso.
La fotografia di questi luoghi fantastici, realizzata da Stuart Dryburgh, è senza dubbio la parte migliore del film.
La colonna sonora è perfetta: si sposa con le immagini e le culla dolcemente, accompagnandoci nell’atmosfera di sogno ad occhi aperti, senza distrarci.

Insomma, Walter Mitty è la favola di un uomo comune, che riesce, senza particolare eroismi, a compiere imprese straordinatie, senza stravolgere la sua natura: seguendo, semplicemente, la dedizione al proprio lavoro, la propria etica professionale e la propria indole, sopita da troppi anni di vita passati senza rischiare.
È un inno alla bellezza che ci circonda, di cui troppo spesso non ci accorgiamo, ed all’amore che a volte ci passa accanto in maniera così discreta che lo ignoriamo.
È un racconto dal ritmo non di certo travolgente e con un finale a lieto fine, forse un po’ scontato, ma che serve a veicolare la morale del film.
Per scoprire la bellezza è sufficiente aprire gli occhi: nel mondo ce n’è a sufficienza, basta allungare la mano o sporgerci un po’ per afferrarla, come fa Walter. Anche se a volte abbiamo bisogno di essere spinti nel vuoto, per lanciarci.

I sogni segnreti di Walter Mitty: la storia di uno straordinario eroe ordinario.

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Titolo originale: The Secret Life of Walter Mitty
Anno: 2013
Regia: Ben Stiller
Sceneggiatura: Steve Conrad
Attori: Ben Stiller, Kristen Wiig, Adam Scott, Shirley MacLaine, Sean Penn
Durata: 114′

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domenica 26 gennaio 2014


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