Avengers? E chi sarebbero?

★★★★

È ormai assodato che la Marvel possa permettersi di fare qualunque cosa voglia.
Alzi la mano chi, cinque anni fa, avrebbe potuto prevedere che un film con un procione parlante (sì, avete letto bene) potesse rivelarsi un successo mondiale: anzi, più appropriatamente, interplanetario.

I Guardiani della Galassia hanno fatto man bassa ai botteghini e non senza merito: il film di  è scanzonato, divertente, convincente. È un trip anni ’80, realizzato con gli effetti speciali del XXI secolo. L’annunciata operazione  di aggiungere una parte “spaziale” all’Universo Cinematografico Marvel, già iniziata negli Avengers ed in parte in Thor, ha raggiunto la piena maturità.

Il deus ex-machina degli Studios della Casa delle Idee, Kevin Feige, sembra avere le idee molto chiare in merito all’evoluzione della sua creatura ed in ogni nuovo capitolo inserisce riferimenti ai precedenti episodi ed ai futuri avvenimenti, non trascurando però il film in sè, che rimane coerente in se stesso. Insomma, la Marvel ha lanciato un nuovo modo di fare cinema: una specie di mega serie TV, solo che fatta in 35 mm ed a colpi di blockbuster.

In questo episodio ci godiamo la nascita di un altro supergruppo: più squinternato, disfunzionale e mal assortito dei Vendicatori (sì, è possibile), ma nettamente più divertente ed alla mano. Chris Pratt è un eccellente leader nei panni di Peter Quill, il leggendario StarLord, ma la fortuna del film la fanno i comprimari: una glaciale Zoe Saldana nei panni della letale Gamora, il Procione Rocket (la voce è di Bradley Cooper) e l’Arbusto Vivente Groot (Vin Diesel), veri trascinatori delle scene comiche. E poi un sorprendente Dave Bautista: l’ex-wrestler è soprendentemente a suo agio sulla scena e segue le orme di altri illustri predecessori, come Andre The Giant e The Rock, nel ritagliarsi il suo posto nel mondo di celluloide.

Insomma, un film dal montaggio serrato, che bilancia alla perfezione scene d’azione e scene comiche, dai personaggi avvincenti, che ammicca di continuo (o cita esplicitamente) mostri sacri come Guerre Stellari, Indiana Jones e tutte le icone storiche degli anni ’80 e ’90, con un finale aperto adatto a fare da preambolo ad un seconda puntata (già in programma).
Unico neo, se vogliamo, è l’inutile scena dopo i titoli di coda, che la Marvel poteva anche risparmiarsi.

Per il resto non vediamo l’ora di rivedere in azione la banda di eroi più squinternata di sempre.
Ci vediamo alla prossima, true believers! O per dirla con le parole di Groot: “Io sono Groot!”

Drax (a Peter): “Quando è stato stabilito?”
Peter Quill. “Circa tre secondi fa!”
Drax: “Ah, scusa, non ti stavo più ascoltando. Ero immerso nei miei pensieri”

Titolo originale: Guardians of the GalaxyAnno: 2014
Regia: James Gunn
Sceneggiatura: James Gunn, Nicole Perlman,
Attori: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Benicio Del Toro, Lee Pace, Glenn Close, John C. Reilly, Bradley Cooper (voce di Rocket), Vin Diesel (voce di Groot)
Durata: 121′