Black Swan

di | Category: Recensioni Cinema Rating: PM Tematiche, violenza, sensualità, sesso esplicito, dialoghi

Natalie-Swan, Bianco o Nero?

★★★★

Da una parte c’è il Cigno Bianco: l’innocenza, il candore, la perfezione, la freddezza.

Dall’altra suo fratello, il Cigno Nero: sensuale, accattivante, malizioso, cattivo, turbolento.

Nel mezzo, anzi in entrambi, c’è Natalie Portman, lo Yin e lo Yang di questo film: superba, inarrivabile, capace di esprimersi in una caleidoscopica gamma interpretativa per rendere giustizia alla sua tormentata, autolesionista, schizofrenica Nina Sayers, prima ballerina del Lago dei Cigni.

Il film di Darren Aronofsky (The Wrestler, L’albero della vita) è struggente come il soggetto del balletto interpretato dalla protagonista: fin troppo facile vedere in Nina proprio quel cigno bianco che finisce suicida al termine dell’opera; se non fosse che Nina nasconde in sé anche il Cigno Nero, con la sua carica (auto)distruttiva.

Anche il suo mentore e maestro Thomas (un buon Vincent Cassel) sembra credere nelle possibilità della ballerina di elevarsi da danzatrice semplice e perfettina a splendido cigno, convinto di essere in grado di farle spiccare il volo. Ma c’è qualcosa di molto oscuro all’interno di Nina, è fin troppo inquietante addentrarsi nei meandri della sua mente e della sua psiche, per permetterle di realizzare il suo sogno con un semplice dispiegarsi d’ali.

Il regista gioca al meglio le carte a sua disposizione: i continui chiaro-scuri, il gioco di luci ed ombre, le metafore ed i continui richiami all’ambiguità Nina-Cigno, le immagini che si sdoppiano negli specchi si sprecano ma non stancano. Tutto è funzionale a costruire la complessità del personaggio di Nina, le sue infinite e disturbanti sfaccettature, senza mai diventare pacchiano o monotono.

L’uso della telecamera a spalla, le claustrofobiche inquadrature all’interno della casa, vera prigione della mente e dello spirito costruita da Nina per se stessa, con l’aiuto della madre, acuiscono il senso di angoscia, la paranoia interiore. Il confronto continuo con le altre ballerine, sempre vestite di nero a far risaltare la differenza con la protagonista, arricchisce l’effetto di straniamento della prima ballerina, soprattutto quando si avvicina alla bella e sensuale Lily (brava Mila Kunis).

Il ritmo è scandito dalle frequenti fughe oniriche o allucinatorie della protagonista, mentre la Portman si esibisce nel suo personaggio più drammatico.
Forse perdiamo qualcosa nella traduzione (più per Cassel che per la Portman) ma il resto è perfetto.

Un’interpretazione degna dei premi ricevuti, un film che farà la storia del cinema, anche se forse in sordina, senza alzare la voce.
I viaggi nella mente spesso sono silenziosi ed inquietanti ed ognuno ha il proprio Cigno Nero con cui confrontarsi.

Nina Sayers: “Ho avuto il più pazzo dei sogni la notte scorsa. Stavo danzando il Cigno Bianco”

Titolo originale: Black Swan
Anno:
2010
Regia:
Darren Aronofsky
Sceneggiatura:
Mark Heyman, Andres Heinz
Interpreti:
Natalie Portman, Mila Kunis, Vincent Cassell, Winona Ryder
Durata: 108’

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martedì 9 agosto 2011


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