Bastardi Senza Gloria

di | Category: Recensioni Cinema Rating: PG violenza, tematiche, linguaggio

Il tenente Aldo Raine, autentico non-protagonista del film.

★★★★
Di Quentin Tarantino si può dire di tutto: può piacere o non piacere come persona, essere indisponente come regista e scomodo come personaggio, ma di certo non si può dire che non sappia fare i film.

Bastardi senza gloria probabilmente non è il suo film migliore, nonostante la stampa abbia provato a spacciarlo come tale.
Di sicuro è un film per molti versi superiore alla media e di certo è un film fatto benissimo.
La cura dei particolare dei vari episodi, la capacità di creare la tensione con poco e niente, una visione quasi estetica della violenza e la bravura nel reclutare attori quasi sconosciuti per farli risaltare agli occhi del pubblico sono tutti punti a favore del regista americano.
A sua sfavore gioca il suo eccessivo autoreferenzialismo: l’impianto ad episodi sa di già visto; la poca determinazione nel perseguire il suo cinema gigionesco stona, come una inaspettata deferenza nei confronti dell’argomento trattato; l’eccesso di autostima lo porta a compiacersi in alcuni momenti e a gridare al pubblico: “Guardate qua, non sono bravo?”.

Bravo lo è di sicuro ma il film è un Kill Bill in salsa Pulp Fiction ambientato nella seconda guerra mondiale, con i nazisti invece dei gangster. 

L’autocitazione è dei grandi ed ormai Tarantino si considera tale. Però alterna spettacolari episodi rifiniti e meravigliosamente girati (tutti quelli con Hans Landa, per intenderci) ad altri piuttosto lunghi e superflui, che rendono il film a due velocità e nel complesso lasciano un senso di smarrimento nello spettatore, che non sa se deve aspettarsi una realtà dura e cruda o una realtà fumettistica e pulp.

Sugli scudi il tedesco Cristoph Waltz, capace di recitare in quattro lingue senza problemi ed ottima la prestazione di Diane Kruger. Molto meno Brad Pitt, tanto pubblicizzato e molto sacrificato, quasi che servisse al lancio pubblicitario: ma nel contesto del film in sé il suo ruolo è paradossalmente marginale.
Se il film si fosse chiamato il Cacciatore di Ebrei sarebbe stato più sincero: dei Bastardi, con o senza gloria, apprendiamo poco.
Comunque il genio dietro la cinepresa si vede ed il finale metacinematografico è una vera chicca: Tarantino strizza l’occhio allo spettatore e gli comuncia che quello che ha visto è solo un film e che solo al cinema, anzi in un cinema, una guerra può finire così.

Aldo Raine: “Ogni tedesco in uniforme che incontreremo morirà.”

Titolo originale: Inglorious Basterds
Anno: 2009
Regia: Quentin Tarantino
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Interpreti: Brad Pitt, Melanie Laurent, Cristoph Waltz, Eli Roth, Diane Kruger
Durata: 153′

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giovedì 28 gennaio 2010


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