A single man

di | Category: Recensioni Cinema Rating: PM Nudità prolungata, sensualità, tematiche, linguaggio

Colin Firth, un uomo solo.

★★★
Scritto, prodotto e diretto dallo stilista americano Tom Ford, questo A single man è un film notevole da molti punti di vista.

Notevole è l’interpretazione di Colin Firth, sofferta, malinconica, sentita fino all’ultimo secondo del film: un lungo assolo del bravissimo attore britannico, nei panni dell’ombroso professore omosessuale George Falconer, distrutto dalla perdita del suo compagno di una vita in un incidente stradale.
Rimasto solo nella casa vuota, oltre oceano per delle lezioni in una università americana, attraversa tutte le fasi della depressione successiva alla perdita.
Seguendolo nel suo giorno-tipo, cogliamo una lunga serie di dettagli nelle inquadrature, nei costumi, nella fotografia che ci ricordano come il regista sia, innanzitutto, uno stilista: notevole è la cura dei minimi particolari, l’attenzione nel trovare gli accostamenti giusti, la ricerca insistita del look adatto per la sua pellicola.
Notevole, infine, è il fatto che sia stato girato in tre settimane e con un ridottissimo budget.
Di certo non è un film privo di pecche: le pause troppo lunghe in troppe scene rendono ostica la visione, un eccessivo calligrafismo nei particolari più infimi ed un eccessivo autocompiacimento nelle riprese in interno lasciano molto, troppo tempo per distrarsi.
In ogni caso, per essere un’opera prima è più che ben fatta.
Un film controverso, da vedere ben riposati e pronti a tutto; un film da vedere se siete fan di Colin Firth, giustamente candidato all’Oscar.

George: “Richiede molto tempo per me per diventare George, ogni mattina.”

Titolo originale: A single man
Anno: 2009
Regia: Tom Ford
Sceneggiatura: Tom Ford
Interpreti: Colin Firth, Julianne Moore
Durata: 101’

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martedì 9 marzo 2010


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