A Serious Man

di | Category: Recensioni Cinema Rating: PG tematiche, nudità esplicita, uso di droga

Micheal Stuhlbarg è Larry Gopnik.

★★★★
Quando i fratelli Coen hanno detto a tutti che A serious man era il loro film più autobiografico molti non hanno capito cosa intendessero. In effetti le dis-avventure di Larry Gopnik, moderno Giobbe del XXI secolo, vessato da vicissitudini familiari e forse da colpe ancestrali ricadute su di lui e sui suoi figli, non c’entrano molto con la vita dei due fratelli cineasti.
Quello che hanno in comune con i due registi è l’atmosfera di fondo in cui sono cresciuti sia loro che lo sfortunato professore e questa irrimediabile incomprensione ed incomunicabbilità di fondo che permea il panorama ebraico ortodosso, per il quale sembrano più importanti le domande che le risposte, il mistero che la verità, l’interrogarsi che il trovare risposte
La figura di Larry Gopnik (magistrale l’interperetazione di Micheal Stuhlbarg) è una figura archetipica: un uomo serio, come dice il film, che poco di male ha fatto, anzi proprio niente. Forse il suo problema è proprio che non ha fatto nulla (cosa che lui sottolinea più volte nel corso del film): ma questo non ha impedito alle disgrazie di raggiungerlo, nel mezzo dell’indifferenza di tutti coloro che lo circondano: parenti, familiari, amici, vicini, conoscenti.
E tutto questo senza che riesca a spiegarselo, preso nel mezzo di una battaglia morale che sembra essere giocata a piani più alti e su cui lui non ha voce in capitolo, ma sempre con un unico sconfitto: lui.
E la domanda di fondo, a cui non abbiamo risposta, è se questa è una singolare prova di Dio, proprio come con Giobbe, perché è stato prescelto da lui oppure è una maledizione per i suoi errori o ancora la maledizione del Dybbuk, lo spirito maligno che compare all’inizio del film e che forse è collegato alla sua esistenza per trasmissione della colpa di generzione in generazione, oppure nessuna di queste cose.
Ma forse il senso del film è che è inutile interrogarsi: le tre figure dei rabbini che si susseguono, dal più giovane al più anziano sono esemplari. Paradigmatica è la ricerca di colloquio con il rabbino Marshak che dopo un lungo inseguimento non risponde a nessuna domanda del malcapitato Larry, anzi neanche gli è possibile interpellarlo.
Il film è proprio come la visione di Dio degli ebrei: un Dio veterotestamentario, impenetrabile e misterioso, spesso duro con i propri figli, anche e soprattutto con quelli che si comportano bene. Insomma un film che ti lascia molte domande e non ti dà alcuna risposta.
Un film coraggioso, eccellente, difficile e meraviglioso come solo i fratelli Coen sanno fare e ci hanno insegnato ad apprezzare.

Larry Gopnik: “Ma io non ho fatto niente!”

Titolo originale: A serious man
Anno: 2009
Regia: Joel e Ethan Coen
Sceneggiatura: Joel e Ethan Coen
Interpreti: Micheal Stuhlbarg, Richard King, Fred Melamed
Durata: 105′

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giovedì 28 gennaio 2010


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