Ma che cavolo di film stiamo facendo?

★★

In un mondo in cui, per un evento cosmico inspiegabile (e inspiegato) tutta l’umanità ha dimenticato l’esistenza di cose come la Coca Cola, le sigarette o i Beatles, l’unico ragazzo capace di cantare e suonare le canzoni dei Quattro di Liverpool è destinato a diventare una star internazionale.

Questa è la premessa di Yesterday, una commediola leggera fino quasi all’evanescenza in cui lo spettatore viene salvato dai colpi di sonno soltanto dalle canzoni immortali dei Fab Four.

L’unico pregio del film è quello di avvalorare una tesi ben nota: non è sufficiente conoscere bene una disciplina o padroneggiare con dovizia una tecnica per realizzare un’opera d’arte.

Così come non basta saper palleggiare per essere Micheal Jordan o mettere i colori su una tela per essere Van Gogh, non bastano Danny Boyle (Trainspotting, The Millionaire) alla regia e Richard Curtis (Notting Hill, Love Actually) alla sceneggiatura e neppure le canzoni più belle di sempre per fare di Yesterday un film decente.

Per quello, appunto, sarebbe stata necessaria una scintilla di creatività ed un po’ di talento, che in quest’opera manca completamente.

Un po’ come il nostro Jack Malick (un comunque bravo Himesh Patel) che conosce i testi e le musiche, ma in fondo al cuore è consapevole che non sarà mai all’altezza degli originali.

Sarebbe stato di certo più interessante approfondire questo aspetto della vicenda, piuttosto che buttare il tutto sul lato comico e romantico che, alla fine, sfocia inevitabilmente nel grottesco e nel paradossale.

Un film che rimane un’opera incompiuta, anche se con un grande colonna sonora.

Titolo originale: Yesterday
Anno: 2019
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Richard Curtis, storia di Jack Barth
Attori: Himesh Patel, Lily James, Ed Sheeran
Durata: 1 h 56 min