★★★★
Il film che ha valso l’Oscar a Denzel Washington – un Oscar visto con sospetto in paragone a quello, sacrosanto, che avrebbe meritato Russel Crowe per A beautiful mind – è nonostante tutto un ottimo film.

È scritto dal trentenne David Ayer, già sceneggiatore dell’eccellente U-571 e diretto da un altrettanto giovane regista di colore, Antoine Fuqua, che mette in scena il racconto “in soggettiva” di una giornata di addestramento di un giovane aspirante agente della narcotici di Los Angeles, il cui mentore è un Denzel Washington maturo, irridente, tragicamente perfetto nel tramutare la fama di “buono” che indossa da sempre in una beffarda maschera che cela una corruzione dell’animo svelata poco a poco.

Il film non è particolarmente efferato; è – nondimeno – pesante, crudo, dannatamente realistico in quel che mostra e nei latenti sottintesi, e agghiacciante nella lenta parabola di scoperta del giovane Jake (Ethan Hawke) di tutto quel mondo che gira attorno al fenomeno droga. Un mondo analizzato ab intra, in cui Alonzo (Washington) si muove con scaltrezza, secondo un codice che cerca di mutuare interesse collettivo e interesse individuale.
La regia è attenta, gli interpreti notevolmente calati nella parte.
Apprezzabili i cammeo di Scott Glenn e Tom Berenger.
Musica su misura.
Una parola sul montaggio: ottimo.
Evita tanto il videoclip, che avrebbe reso il film eccessivamente parossistico e straniante, quanto il documentario, che ne avrebbe appiattito i connotati “didattici”. Sì, perché il film è una notevole lezione di etica professionale. Vengono stigmatizzate e sezionate tutte le tematiche collegate al discorso lavoro/compenso, giustizia/legalità, bene/male. Il film conduce per mano e fa scoprire come dalle piccole falle nella vita personale si può arrivare alla perdita del senno e del senso della realtà (inteso perdipiù come vero realismo). Molte battute memorabili, molte situazioni didascaliche.

Un film per chi ama il caffè amaro. Amaro e nero.

Titolo originale: Training Day
Anno: 2001
Regia: Antoine Fuqua
Sceneggiatura: David Ayer
Interpreti: Denzel Washington, Ethan Hawke, Scott Glenn
Durata: 122’