Thank you for smoking

di | Category: Archivio Cinema Rating: PG Tematiche, Linguaggio, Violenza

★★★
Se il diavolo vivesse nel XXI secolo e avesse un mutuo da pagare, una moglie ed un figlio da mantenere e dovesse trovarsi un lavoro sarebbe Nick Naylor, il lobbista della Big Tobacco, la più grande multinazionale del tabacco d’America.

Sorriso a trentasei denti, faccia da bravo ragazzo e la convinzione di stare facendo per davvero la cosa giusta da fare, che lo rende imbattibile nel suo lavoro: parlare, convincere la gente che ha torto.

Meravigliosa l’interpretazione di Aaron Eckhart: il suo sultano della persuasione è veramente il gioiello più brillante di una corona di attori scelti magnificamente. Tutti recitano alla grande, grazie ad una serie di caratteristi pregevoli che ormai sono riusciti ad uscire dalla loro parte per diventare dei grandi attori, come William H. Macy (Magnolia, Sesso e potere) nella parte del senatore del Vermont, Sam Elliott (We were soldiers, Hulk) in quella del cowboy della Marlboro e J.K. Simmons (il J.J.Jameson di Spider Man e Spider Man 2 che fa B.R. il capo di Nick.

Un plauso particolare a Cameron Bright (Godsend, X-Men: last stand) un piccolo grande attore di tredici anni.

Ma il vero capolavoro lo compie Jason Reitman, figlio d’arte (a suo padre dobbiamo la nascita dei Ghostbusters), che a meno di trent’anni dirige un cast stellare e lo fa con una verve ed una simpatia inusuale, parlando di temi importanti senza banalizzarli.

Se vi aspettate un film tipo The Insider vi sbagliate: Reitman non è Micheal Mann e lo sa, dunque gioca al meglio le sue carte e quelle della sua sceneggiatura tratta dal libro di Cristopher Buckley.

Il film è un documentario? No. Una critica? Non necessariamente. È  a favore o contro il fumo? Diciamo che è un’analisi del problema da tutti i punti di vista. Alla fine abbiamo però tutti gli elementi per giudicare noi stessi ed è più di quanto fanno molti documentari pseudo-oggettivi.

Di certo la figura di Nick Naylor è inquietante ma non lo è di meno quello del suo antagonista, né sono meno spaventosi i suoi amici delle multinazionali dell’alcol e delle armi. Ma nessun personaggio è disincarnato, sono tutti esseri umani, con le loro paure, i loro affetti e le loro ansie. Nessuna figura simbolica o essere paranormale, tutte persone che fanno il loro lavoro, bene o male, giusto o sbagliato che sia.

Insomma il film viaggia sul filo dell’ironia paradossale ed in questo si rivede l’aria di casa Reitman.

La colonna sonora è pregevole ed il film scorre liscio senza un momento di stanca.

Un’ultima annotazione: in tutto il film nessuno dei protagonisti accende mai una sola sigaretta, nemmeno per sbaglio. Un tocco da maestro, degno di un grande regista.

Nick Naylor:Micheal Jordan gioca a basket. Charles Manson uccide le persone. Io parlo. Ognuno ha il suo talento”.

Titolo originale: Thank you for smoking
Anno: 2005
Regia: Jason Reitman
Sceneggiatura: Jason Reitman
Interpreti: Aaron Eckhart, Robert Duvall, J.K. Simmons, William H. Macy, Maria Bello, Adam Brody, Katie Holmes
Durata: 92’

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giovedì 12 agosto 2010


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