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Dall’omonimo libro di John Burnham Schwartz (co-autore della sceneggiatura) e dal regista di Hotel Rwanda un dramma d’impianto molto classico e senza molti colpi di scena, lineare nel suo sviluppo e nella sua conclusione.

Da una parte il tormento di chi subisce il lutto peggiore (la perdita di un figlio piccolo per una tragico incidente), dall’altra le ambasce di chi il torto l’ha commesso, per errore, e non riesce a conviverci ma non ha il coraggio di confessare. Gli attori sono bravi quanto basta per far sopportare una sceneggiatura piuttosto soporifera e che riesce ad intristire senza però mai arrivare a commuovere.

Joaquin Phoenix e Mark Ruffalo sono due facce della stessa medaglia, due padri di famiglia tormentati e distrutti, due persone travolte dalla medesima tragedia e sovrastate da qualcosa più grande di loro. Il reparto femminile è bello a vedersi ma poco utile nel complesso ed è relegato in secondo piano.

Insomma, un’opera che non ha sbavature particolari, né di regia né di recitazione ma che nonostante tutto non rimarrà nela storia: forse perché gli scrittori di libri dovrebbero limitarsi a scrivere i libri e lascire le sceneggiature in mano a chi le sa scrivere. Ne guadagnerebbero tutti.

Dwight Arno (con la pistola in mano, mentre piange sulla spiaggia): “Ti prego, non lasciarmi qui da solo…”

Titolo originale: Reservation Road
Anno: 2007
Regia: Terry George
Sceneggiatura: John Burnham Schwartz, Terry George
Interpreti: Joaquin Phoenix, Mark Ruffalo, Jennifer Connelly, Mira Sorvino
Durata: 102′