Radio America

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★★★★
Se in un film c’è più musica che dialoghi ma non è un musical. Se ci sono attori esilaranti ma non è una commedia. Se il film ti commuove ma non è un dramma. Se ci sono così tanti attori famosi che quasi non te ne accorgi perché lavorano come in un orchestra, suonando ognuno il suo strumento, a tempo con gli altri ma senza strafare.

Se per un’ora e mezza viene mantenuta l’unità di luogo, tempo ed azione come nelle antiche tragedie e vediamo un gruppo di attori che in un teatro fanno la storia della radio ed invece di annoiarti ti diverti: beh, allora vuol dire che siete sintonizzati su Radio America e che state vedendo un film di Robert Altman.

L’ottuagenario regista di Kansas City, così vecchio (a giudizio dei produttori) da avere per contratto un regista di “riserva”, dirige la sua sinfonia di attori in maniera impeccabile: Meryl Streep è adorabile quando recita la parte della “svampita”, Kevin Kline è un vero comico, Virginia Madsen è così surreale da sembrare vera, persino Lindsey Lohan trascinata dagli altri attori si libera del peso delle commediole all’americana che la appesantiscono.

Ma sarebbe impossibile citarli tutti: un plauso doveroso però va a Garrison Keillor.

Per anni Keillor ha diretto la trasmissione radiofonica (A prairie home companion) di cui vediamo l’ultima messa in scena nel film; per trent’anni ha allietato gli Stati Uniti con la sua splendida voce; ed ora lo vediamo nei panni di se stesso, recitare senza sfigurare accanto a degli attori professionisti, dopo aver scritto una sceneggiatura che non disdegna un certo tocco surreale, alterna i momenti comici e quelli tragici, unisce la malinconia della fine di un’epoca e la cristallizzazione del tempo per gli artisti con la vita che va avanti.

Riuscire ad inserire nel film dei personaggi che sono la materializzazione delle sue creature radiofoniche, delle storie che raccontava quando la sua trasmissione settimanale era tra le più sentite negli USA, come Guy Noir, l’investigatore interpretato da Kevin Kline, è un vero tocco di genio.

Insomma, c’è un po’ tutto dentro questo piccolo gioiello in 105’ di musica folk, interpretata per intero dagli attori che cantano e suonano realmente, senza playback e senza prove in studio.

Tanta tanta musica, tanta tanta malinconia, ma forse il film più sincero sul cuore dell’America e sugli americani.

Un film corale (mai fu più azzeccata la definizione), un film di Altman, un bel film, adatto ai palati fini, ma che può piacere anche al grande pubblico.

Garrison Keillor: “Ogni spettacolo è il tuo ultimo spettacolo. Questa è la mia filosofia.”

Titolo originale: A prairie home companion
Anno: 2006

Regia: Robert Altman
Sceneggiatura: Garrison Keillor
Interpreti: Garrison Keillor, Meryl Streep, John C. Really, Kevin Kline, Woody Harrelson, Virginia Madsen
Durata: 105’

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giovedì 12 agosto 2010


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