★★★
È innanzitutto piacevole constatare che una volta tanto il titolo originale in lingua estera è rimasto inalterato.
Il piacere è maggiore se il titolo permette più interpretazioni: qui può indicare tanto le persone che il protagonista conosce, il tipo di gente che frequenta, quanto un intero modo di vivere basato sul clientelarismo e sul mutuo scambio di favori con i potenti. Uno stile di vita di cui Eli Wurman, il protagonista, ha fatto il suo credo.

E ne porta i segni addosso.
L’interpretazione di Al Pacino è sorprendente, o meglio lo sarebbe se non fossimo abituati ai livelli eccelsi che raggiunge quasi di regola. Spalle basse, capelli sfatti, borse sotto gli occhi spaventose (complimenti al make-up), parole biascicate debolmente: una rappresentazione della stanchezza impietosa e commovente.
Il film segue due giorni di vita di questo PR decaduto, spossato da una vita di compromessi sporchi, che tenta affannosamente di tornare sulla cresta dell’onda organizzando un ricevimento di beneficenza a cui vuol far affluire quanta più “gente che conta” possibile.
Eccola qua, la gente che conta: lobby ebraiche e movimenti afroamericani, politicanti e finanzieri, attori famosi e stelline tossicodipendenti. Tutta gente che Eli conosce (è ebreo e ha marciato con Martin Luther King) e di cui copre i loschi affari, finché non ne può più.

È un ritratto impietoso quello che Algrant dipinge, che ha come sfondo una New York sede di traffici corrotti.
La colonna sonora non si fa ricordare e gli altri attori anche se bravi sono retrocessi a comparse, funzionali solo a far risaltare Pacino.
Forse la vera co-protagonista, accanto a Pacino, è lei: New York, terra di illusioni e speranze perdute.
A volte si sentono gli attori parlare, ma la telecamera inquadra il traffico o gli edifici. Aneddoti da strada sono osservati con cura.
È una città viva e malata, quella che il film riprende.

People I know non è passato nei cinema statunitensi. Qualcuno deve aver pensato che non era il caso.
Nell’enigmatica inquadratura finale, cielo e terra si capovolgono: è una scena legata al particolare momento conclusivo vi lascerà con qualcosa su cui riflettere.
Oh sì, che lo farà.

Titolo originale: People I Know
Anno: 2002
Regia: Daniel Algrant
Sceneggiatura: Jon Robin Baitz
Interpreti: Al Pacino, Kim Basinger, Tea Leoni
Durata: 100’