★★★★
Seconda parte dell’elaborato progetto di Clint Eastwood di fornirci un resoconto praticamente esaustivo della battaglia di Iwo Jima, scontro cruciale che decretò di fatto la resa del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale.

La prima parte, quella “americana”, Flags of our fathers, è molto retorica e parla più della percezione della guerra da parte degli americani rimasti in patria, piuttosto che delle esperienze dei soldati al fronte.

Lettere da Iwo Jima, grazie ad una lettura quasi intimista della corrispondenza del generale Kuribayashi, comandante in capo delle truppe giapponesi, diventa un’epopea che mostra il lato umano del nemico, il loro eroismo, il loro fanatismo, la loro solitudine.

Clint Eastwood costruisce un altro capolavoro, grazie alla sua regia asciutta, decisa, senza concessioni al patetismo.

La ricostruzione è perfetta, le interpretazioni degli attori semplicemente magistrali. L’uso della lingua giapponese con i sottotitoli, per quanto possa risultare ostico ai più, aiuta a calarsi nell’atmosfera giusta ed alla fine dà un tocco artistico particolare a tutto il film.

Ken Watanabe è superlativo: infonde al suo personaggio eroismo e cuore allo stesso tempo, in una miscela perfetta di amore per la patria e per i propri soldati.

Molto bene anche il resto del cast: un plauso a chi ha scelto questi attori e a chi li ha diretti nella loro lingua originale.

Niente a che vedere con il primo film. Evidentemente Eastwood riesce meglio quando può dire quello che pensa senza dover essere necessariamente  troppo patriottico.

Un bellissimo film di guerra, un bellissimo documento storico.

Generale Kuribayashi (al soldato Saigo che lo trova sulla spiaggia ): “Ancora tu?”

Titolo originale: Letters from Iwo Jima
Anno: 2006
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Iris Yamashita, Paul Haggis Interpreti: Ken Watanabe, Kazunari Ninomiya, Tsuyoshi Ihara
Durata: 141’