★★
John Q, ovvero un film denuncia molto impegnativo che tange i seguenti temi cari al cinema americano:
– una famiglia nera in ristrettezze finanziarie che lotta contro un sistema crudele e classista;
– un uomo che non è veramente cattivo si barrica in un edificio e fa amicizia con i suoi ostaggi che alla fine lo trovano simpatico;
– invadenza dei mass-media portata all’eccesso pur di fare audience.

Dal punto di vista artistico il film è sufficiente: Cassavetes non è stato pagato per fare un bel film, ma un film impegnato.
Direi che ci è riuscito, perché lo spettatore alla fine appare portato a pensare “come sono crudeli le compagnie di assicurazione”.
La recitazione di Denzel Washington non è una delle sue migliori, ciononostante colpisce il ritratto di questo padre disperato che farebbe qualsiasi cosa, ma proprio qualsiasi, per salvare la vita al figlio.

Spiccano tra gli altri attori Robert Duvall e Ray Liotta, ennesima versione della rivalità sottile tra polizia ed esercito; e si rivela interessante l’interpretazione di James Woods, cinico chirurgo che a un certo punto sviluppa una coscienza.
Se dal punto di vista prettamente estetico il film non si fa particolarmente notare, va apprezzata invece la sceneggiatura che rende molto bene le problematiche del film.

Titolo originale: John Q
Anno: 2002
Regia: Nick Cassavetes
Sceneggiatura: James Kearns
Interpreti: Denzel Washington, Robert Duvall, James Woods, Ray Liotta, Kymberly Elise
Durata: 116’