★★★
La magia continua, come e più di prima.

La seconda pellicola con le avventure di Harry a Hogwarts rappresenta una piccola lezione di sceneggiatura. Con buona pace di chi ne rileva l’eccessiva rapsodicità – già intrinseca alla vicenda originale, unita da un collante narrativo irriproducibile in un prodotto cinematografico – Harry Potter e la Camera dei Segreti compie la magia di tenere banco per 2 ore e 40 minuti senza perdere colpi.

Unica critica sensatamente mossa – in parte, almeno – è quella di aver eliminato ogni possibile spiegazione della situazione di partenza (chi è Harry, chi sono i Dursley, cosa è Hogwarts, ecc.), sicché chi sia alieno al mondo della Rowling e non abbia visto il primo film ha sincere difficoltà di comprensione.
Viene però da chiedersi quanti, vedendo L’Impero colpisce ancora, si siano crucciati per non aver visto prima Guerre Stellari, non potendone godere.

Il godimento, qui, è anzitutto ambientale.
La Tana (casa Weasley), la libreria “il Ghirigoro”, Hogwarts, il Platano Picchiatore, la Foresta proibita, la stessa Camera dei Segreti sono suggestioni al di là della fantasia. Sono reali. Si possono toccare.

Grande Quidditch anche in questa puntata, più azione come richiede il plot (il meno “riflessivo” della serie).
Il cast, già splendido in partenza, acquisisce un gigante come Kenneth Branagh e lo piega ad un ruolo a pennello che il nostro interpreta con sussiego e divertita condiscendenza. Altro acquisto di lusso un Jason Isaacs in eccellente forma nei panni di Lucius Malfoy. Tenebrosamente perfetto. Come anche conferma le sue doti di attore ormai professionista Tom Felton (Draco).
Registriamo promettenti impennate recitative nel terzetto di base. Daniel Radcliffe (Harry) è cresciuto, cambia voce e acquisisce esperienza. Rupert Grint (Ron) conferma quanto aveva fatto vedere nel primo film e merita un plauso per un’interpretazione magistrale. Emma Watson (Hermione) sta crescendo e diventa sempre più carina e – soprattutto – più brava. Qui è forse un po’ sacrificata, ma vedremo alla distanza.
Una menzione doverosa per Richard Harris.
Il preside Albus Silente non sarà più con noi il prossimo anno. Ci auguriamo possa godersi le avventure di Harry e degli altri ragazzi da una poltrona ben più comoda della nostra.

Titolo originale: Harry Potter and the Chamber of Secrets
Anno: 2002
Regia: Chris Columbus
Sceneggiatura: Steve Kloves (screenplay), Joanne K. Rowling (novel)
Interpreti: Daniel Radcliffe, Richard Harris, Kenneth Branagh, Jason Issacs, Alan Rickman
Durata: 161’