★★
A distanza di quasi dieci anni sembra ridicolo essersi potuti entusiasmare per un prodotto come questo.
Ma Final Fantasy, nel 2001, rasentava decisamente l’optimum a livello di resa scenica e di maniacale accuratezza nella cura dei dettagli.
Gli autori di questo film avevano portato l’animazione ad una verisimiglianza inimmaginabile, riuscendo quasi a dare tratti “umani” alle loro creature, in un film che, se magari non riusciva del tutto a smettere i panni del videogioco, giungeva però a trovarsi a suo agio in quelli del film vero e proprio.
Le ombre, gli sfondi, l’armonia dei movimenti, perfino l’espressività dei volti, ma anche e soprattutto i capelli, le unghie sporche e particolari del genere davano e danno l’idea di un’attenzione verso la perfezione formale, che fa del tutto passare in secondo piano la trama.

Già, perché il resto è il nulla.
Un nulla sontuoso, non v’è dubbio.
Un nulla porto con estrema intelligenza e sagacia, in un tourbillon di citazioni animistico/new-age in salsa tecnologica che non prendono sinceramente più di tanto, ma che sono così ben confezionate da spingere la curiosità dello spettatore a restare in attesa dell’ennesimo coup-de-théatre, dell’ultima trovata degna di un Paganini del digitale.
Cosicché la storia scivola via, e alla fine si resta paghi di tanto spettacolo, ancorché rammaricati per quel pizzico di senso in più che in una produzione tanto maestosa sarebbe andato proprio bene.

Titolo originale: Final Fantasy – The Spirits Within
Anno: 2001
Regia: Hironobu Sakagushi e Moto Sakakibara
Sceneggiatura: Hironobu Sakaguchi, Al Reinert
Interpreti: Ming-Na, Alec Baldwin, Ving Rhames, Steve Buscemi
Durata: 106’