★★★
Se c’è una costante nei film di Gibson questa non è tanto la violenza o il gusto del regista per le scene grandguignolesche (comunque mai gratuite) ma la brutalità del Potere.
La storia di Zampa di Giaguaro, vittima designata assieme a tutta la sua tribù per i sacrifici umani programmati dall’establishment Maya, potrebbe essere la storia di qualunque vittima innocente di qualunque tempo e luogo. Le polemiche politiche risultano incomprensibili, se non alla luce di un pregiudizio personale contro il regista.
Ma Gibson, abbia pure tutti i difetti umani di questo mondo, è innegabilmente un regista capace: il film avvince, il ritmo serrato non fa sentire le due ore e passa di lunghezza, alcuni virtuosismi (la soggettiva della testa tagliata!) sarebbero letteralmente da studiare per tutti gli aspiranti cineasti, e gli attori recitano discretamente ed anzi potremmo dire perfino egregiamente, considerato che sono tutti non professionisti, ed anche la scelta del dialetto maya risulta alla fin fine congeniale al “verismo” di Gibson.
La fotografia e il commento musicale sono un adeguato e appetitoso contorno. Volendo proprio trovare un difetto, a qualcuno può non piacere la rigida struttura a blocchi narrativi (vita pacifica, l’invasione e il viaggio, l’inseguimento) in cui il film è “ingessato”.
Si dirà: è un film sanguinario. Certo che lo è. Ma nel nostro paese in cui la volgarità misogina e imbecille dei Vanzina è stata sempre classificata “per tutti”, e poco dopo che abbiamo assistito in mondovisione all’esecuzione di un dittatore propostaci dai telegiornali all’ora di pranzo, è proprio il caso ora di stracciarsi le vesti per la giungla violenta di Gibson?
Non è un film per tutti, perché richiede una dose minima di stomaco; ma se avete quella dose, Apocalypto vi è vivamente consigliato.

(Frase che appare in apertura al film): “Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno”

Titolo originale: Apocalypto
Anno: 2006
Regia: Mel Gibson
Sceneggiatura: Farhad Safinia
Interpreti: Rudy Youngblood, Dalia Hernandez
Durata: 139’